INTERVISTA AL DOTT. FILIPPO MARINI BALESTRA SPECIALISTA IN CHIRURGIA MAXILLO- FACCIALE
Oggi la chirurgia estetica, sempre più innovativa, propone approcci non invasivi con risultati ottimali a costi contenuti. I più frequenti sono i trattamenti di iniezioni di acido ialuronico, di botulino, nuovi peeling per le macchie cutanee e per i capillari, trattamenti per ringiovanimento di viso, collo, decolté e mani, la correzione dei profili del viso, delle labbra ed altro ancora.
Nella presente intervista parliamo della nuova tecnica di ringiovanimento di viso attraverso l’inserimento dei fili da biorivitalizzazione assorbibili.
DOTTORE QUALI SONO OGGI LE NOVITA’ DELLA CHIRURGIA ESTETICA?
La novità più importante che rivoluziona l’approccio al ringiovanimento dell’aspetto di tutto il viso, del collo, delle braccia e dei glutei senza cicatrici e senza scollamento dei tessuti molli, è l’utilizzo dei fili riassorbibili da biorivitalizzazione con una procedura mini invasiva ambulatoriale.
COSA INTENDE PER MINI INVASIVITA’?
Intendo una procedura che non necessita di intervento chirurgico tradizionale di lifting facciale con ampi scollamenti della cute e le classiche cicatrici bensì un trattamento eseguibile con un ago retto la cui invasività è simile alla biorivitalizzazione della cute eseguita con micro cannula.
VUOLE SPIEGARCI DI COSA SI TRATTA?
Il Mini Thread Lift è un innovativo trattamento ambulatoriale per viso e corpo che, attraverso l’inserimento, senza incisioni, di fili in PDO (Polidioxanone) nel tessuto cutaneo, riesce ad ottenere, con l’aumento della proliferazione di collagene, il sostegno e la stimolazione dei tessuti lassi con il risultato finale liftante (soft-lifting).
Questi fili vengono inseriti con aghi ipodermici sottili, all’interno dei quali è contenuto il filo stesso, così da creare un vero e proprio reticolo nelle aree che intendiamo rivitalizzare. Un elementare sistema meccanico consente all’ago, una volta penetrato nella cute, di depositare, all’interno del tessuto, il filo. L’effetto non sarà, però, legato alla tensione o alla trazione dei fili, ma alla loro stessa
presenza, che stimola il rinnovamento della pelle, fornendo elasticità, vitalità e maggiore luminosità, migliora l’aspetto delle rughe, delle pliche cutanee, della pelle flaccida.
CHE COSA è IL PDO (POLIDIOXANONE) QUAL E’ IL SUO EFFETTO E LA SUA DURATA?
Il PDO (Polidioxanone) è un tipo di sutura a lento riassorbimento già da anni ampiamente utilizzata in chirurgia generale e cardiovascolare. Questi monofilamenti sono degradati per via idrolitica in circa 6 mesi con minima reazione infiammatoria, graduale incapsulamento nel connettivo fibroso, progressiva perdita di forza elastica e totale riassorbimento. Questa nuova metodica di biostimolazione è stata recentemente introdotta ed ha suscitato un significativo interesse ed entusiasmo. Essa si basa su un nuovo concetto di biostimolazione dermica: la meccano-trasduzione che si è rivelata essere un meccanismo fondamentale nei processi riparativi tissutali cutanei e più in generale nei fenomeni rigenerativi tissutali. L’influenza che lo stimolo meccanico ha sui tessuti umani è evidenziabile in diversi aspetti. L’attività fisica intensa determina, ad esempio, un aumento della densità ossea, mentre l’assenza di gravità a cui sono sottoposti gli astronauti la riduce. L’applicazione di uno sfregamento costante può provocare esostosi o ipercheratosi. inoltre noto come la presenza di tensione a livello di una ferità possa favorire l’insorgenza di una cicatrice ipertrofica o cheloidea che è il risultato di un processo cicatriziale eccessivo. L’impianto di sottili fili di sutura in polidiossanone (PDO) a livello del derma consente l’applicazione costante per vari mesi di uno stimolo meccanico che attiva i fibroblasti determinando i seguenti effetti biologici: Aumento di produzione di collagene ed altre proteine della matrice dermica. Trasformazione dei fibroblasti in mio-fibroblasti con conseguente azione di contrazione sulla struttura fibrillare dermica. indubbio che tutti questi effetti inducano un’azione biostimolante a livello dermico.
COME AVVIENE L’INTERVENTO, COME VENGONO INSERITI I FILI?
La semplicità dell’impianto rende il trattamento facilmente eseguibile dal medico e ben tollerato dal paziente. Non è necessario alcun tipo di anestesia a meno che non si programmino sessioni d’impianto di un elevato numero di fili. I fili vengono impiantati a livello dermico orientati lungo i principali vettori gravitazionali o disposti a reticolo. In questo modo esercitano un azione di sostegno del derma che abbinata all’azione di meccano-biostimolazione conferisce un miglioramento della texture e dell’elasticità cutanea determinando un azione liftante della pelle. I fili in oggetto vengono impiantati tramite un semplice ago ipodermico all’interno del quale è inserita una metà del filo mentre l’altra metà decorre lateralmente all’esterno dell’ago al quale è mantenuta aderente grazie un frammento di polistirolo. Inserendo a livello dermico l’ago si introduce automaticamente anche il filo che rimane in sede una volta che si estrae l’ago. Lo stretching dermico ottenuto con l’impianto dei fili da atto alle reazioni tipiche della meccanotrasduzione descritte precedentemente determinando un azione costante e prolungata di biostimolazione dermica. Il riassorbimento completo dei fili in PDO avviene in circa 6 mesi per cui l’azione biorivitalizzante è prolungata nel tempo. La degradazione avviene per idrolisi enzimatica e fagocitosi grazie ad una blanda reazione da corpo estraneo la quale è in grado di stimolare essa stessa un aumento di deposito di collagene L’applicazione è praticamente indolore, il paziente non ha bisogno di tempi di recupero e può tornare immediatamente alle attività quotidiane, senza bisogno di camouflage e di trucco. Il trattamento è assolutamente sicuro, senza rischi eo complicanze (ad eccezione di possibili ematomi dovuti all’inserimento dell’ago, seppur molto sottile). Il filo svolge la propria azione in modo naturale e progressivo. I miglioramenti potranno essere apprezzati come maggiore tonicità e compattezza della pelle. Anche se i tempi medi di riassorbimento del filo PDO sono di circa 6 mesi, i risultati saranno visibili per un tempo maggiore in quanto l’effetto non è legato unicamente al tempo di permanenza, ma anche alla stimolazione endogena che i fili promuovono. I risultati si vedono di solito dopo due-tre settimane, quando il filo inizia ad esercitare la sua azione biorivitalizzante, anche se già immediatamente al termine della seduta, si può già iniziare a percepire i miglioramenti per un modesto edema che si sviluppa. Il risultato che si ottiene é gradevole, assolutamente naturale e progressivo, si vedranno progressivamente i miglioramenti con l’aumento della tonicità e della compattezza della propria pelle.
A QUALE ETA’ E’ CONSIGLIATO QUESTO TIPO DI INTERVENTO?
L’uso dei fili in PDO si rivolge a persone medio giovani (35-55 anni) che presentano già alcuni cedimenti dei tessuti del viso e collo o che desiderano un intervento preventivo. Le principali indicazioni al loro utilizzo sono la biorivitalizzazione del volto e del collo, ma soprattutto di tutti quei distretti corporei in cui fino ad oggi era difficile ottenere risultati, come il decolleté, le braccia, le cosce e le ginocchia, essendo in grado di risollevare e riposizionare la cute del viso e del collo che ha perso tono, rimodellare il contorno del viso e biorivitalizzare i tessuti. Esiste la possibilità di associare altri trattamenti all’impiego dei fili in PDO? Certamente, i fili PDO potenziano la durata di altri trattamenti estetici come biostimolazioni, peelings, tossina botulinica per ottenere un effetto finale maggiore ed un aumento della durata del loro effetto.