L'Ambliopia (o occhio pigro)

Per ambliopia si intende una riduzione dell’acuità visiva in un occhio (o più raramente di entrambi) non determinata da alcuna modificazione anatomica clinicamente evidenziabile a carico dell’occhio (retina e nervo ottico) in grado di spiegare tale perdita di funzione.
A causa del diverso sviluppo tra i due occhi, nella fase di formazione dell’apparato visivo, il bambino comincia ad utilizzarne uno solo; il mancato esercizio dell’occhio più debole accentua la differenza tra i due e può portare alla riduzione dell’acuità visiva di quello meno sviluppato.
Le cause che generalmente determinano l’ambliopia possono essere classificate in tre categorie: strabica, anisometropica (differenza di refrazione tra i due occhi – ad esempio, uno miope e l’altro ipermetrope) e da deprivazione, quando cioè lo stimolo visivo non riesce ad arrivare alla retina in modo efficace (nel caso per esempio di cataratta congenita o di ptosi palpebrale).
Quando l’ambliopia interessa un solo occhio è più difficile per il genitore accorgersi del difetto, poiché il bambino mostra di vedere bene con entrambi gli occhi aperti.
L’occhio pigro è molto diffuso tra i bambini che però, se non sottovalutato correttamente trattato, può essere felicemente risolto nella quasi totalità dei casi.
La terapia consiste nell’occlusione dell’occhio sano, nell’utilizzo di lenti correttive e di varie forme di stimolazione che favoriscono il recupero visivo dell’occhio ambliope. L’intervento correttivo deve però avvenire in età pediatrica: se l’ambliopia viene diagnosticata tardivamente, diventa difficilmente trattabile.

dott. Sergio Petroni